Sentiero Paola, la direttissima per il Rifugio Antermoia

Avevo sentito parlare del sentiero Paola, avevo preso un po’ di informazioni e me ne ero fatto una vaga idea.

Mi chiedo perchè certi sentieri “intriganti” cadano nell’oblio. E’ novembre, la stagione è stata fin troppo clemente, con la prospettiva di un inizio di giornata accettabile parto alla ricerca del sentiero, prima che la neve ne copra le tracce. Preferisco provare la variante che si prende salendo per la Val Udai. La partenza originale è dall’ultima casa di Muncion.

IMG_9987Partenza quindi da Muncion quota 1500m, si parcheggia nel nuovo spazio dedicato. Prendo il sentiero per la Val Udai, che conosco bene. E’ un sentiero inizialmente molto tranquillo. Parte con una rampa di ciotolato e poi prosegue in falso piano.

Si procede lungo la carrabile per circa mezz’ora,  tenendo la destra all’unico bivio che si incontra. I cartelli da seguire sono quelli per il rifugio Antermoia.

L'inizio del sentiero

La prima parte del sentiero

Circa a 1700m di quota, laddove il sentiero piega a destra in corrispondenza di un canalone,  si prende un varco tra due alberi a sinistra (c’è una foto che lo riprende) e si segue la traccia, a tratti costituita da canalino, a tratti da un leggero filo di sterrato. Dopo pochi minuti si svolta a sinistra, direzione sud, e il sentiero diventa ben marcato. Si sale con buona progressione, in mezzo agli alberi.

Il cartello che indica "FRANA"

Il cartello che indica “FRANA”

Dalla direzione sud si gira pian piano verso ovest, arrivando ad un punto singolare, dove si trova un cartello stradale con tanto di palo che indica una frana. Qui si gira a 90° a destra, entrando in una zona tra alberi fitti. Il sentiero si distingue bene. Ora si costeggiano le pendici del Aut da Muncion, si passano 3 ghiaioni di traverso, dove l’ultimo richiede più attenzione perchè in alcuni punti è sdrucciolevole.

IMG_0104

L’attraversamento del ghiaione

Dopo un po’ si arriva in una zona piacevole, adatta a una bella sosta, la roccia offre pure un riparo dalla pioggia. Si procede nella medesima direzione, dopo poco, prima di scollinare in una zona ricca di mughi, si prende a destra, e ci si dirige verso il grande ghiaione che parte dalle Crepe di Lausa Sud.

L’attraversamento del ghiaione richiede di proseguire a vista. Ogni tanto si nota qualche ometto a segnalare la via preferenziale.

Appena concluso l'attraversamento del ghiaione

Appena concluso l’attraversamento del ghiaione

IMG_9765forcia larga

La vista su Aut da Moncion e Forcia Larga

Qui l’importante è attraversarlo trasversalmente, senza risalirlo. Si deve raggiungere l’intaglio tra il canalone e i pendii erbosi di destra, che scendono dal Polenton. Il ghiaione è caratterizzato da massi piuttosto grandi. Un po’ di pazienza, di equilibrismo e lo si attraversa facilmente.

Concluso il canalone l’avanzare si fa faticoso, la pendenza aumenta. Da qui però si comincia a intuire come procederà il sentiero.

 

 

 

 

 

Vi sono due varianti:

IMG_9754percorsia) una è seguendo le tracce presenti sul terreno che tengono la destra del pendio di salita, giungere alla forcella del Polenton. Da qui è già visibile il rifugio.
b) l’altra è rimanere prossimi alle pareti delle Crepe di Lausa sud, superare la prima forcella in corrispondenza a quella del Polenton, continuare fino ai piedi della Crepa di Lausa Nord.

Ho seguito entrambe le tracce, in due momenti diversi.

Scendendo dalla forcella del Polenton

Scendendo dalla forcella del Polenton

Con la prima a) si arriva sulla forcella del Polenton, qui ci si abbassa su terreno detritico, ci si deve spostare su roccia esposta per poi riprendere il canalone detritico e continuare nella Busa del versante nord. Si risale un canale ben visibile al termine del quale è indicata chiaramente la direzione per il rifugio Antermoia. Si continua di traverso lungo il pendio di rocce, mantenendo la quota e si perviene così al meritato Rifugio.

E’ una via per escursionisti smaliziati con buon senso dell’orientamento

 

 

Ultimo tratto del Sentiero Paola, che porta alla forcella sotto la Crepa Nord di Lausa

Ultimo tratto del Sentiero Paola, che porta alla forcella sotto la Crepa Nord di Lausa

Nel caso B) si perviene ad un avvallamento ad una quota pari a quella della Forcella del Polenton. Si continua con media pendenza puntando alla successiva forcella a 2720m, ai piedi della Crepa di Lausa Nord. Si risale brevemente al colle di destra e si scende per chiara traccia al Passo di lausa 2706m. Da qui con sentiero 583, ben segnato si può scendere al rifugio Antermoia. Sono 200 m di discesa tra rocce e sassi, che richiedono attenzione ma per nulla difficili se siete arrivati fin qui! Come difficoltà consiglio questa via perchè più semplice  rispetto alla A)

IMG_0962Antermoia

Rifugio Antermoia

Il Rifugio Antermoia e il suo gestore vi aspettano a 2500m, in un vero angolo di poesia che il lago completa con la sua piacevolissima presenza.

Da qui il ritorno può essere effettuato secondo svariate direttrici: 1) salendo al Passo d’Antermoia e quindi scendendo per Passo Principe e la seguente Valle del Vajolet, oppure 2) per la più comoda Val Udai.

La via più veloce di discesa a Muncion è per 2) la Val Udai.

Dal Rifugio Antermoia si prende il sentiero 580, che prima in leggera salita porta al Passo di Dona 2516m e poi scende con lunghi zig-zag fino al Pian de le Gialine, a ridosso della verde Val di Dona. Prima di imboccare la Val di Dona, seminascosta, c’è la traccia del sentiero per la Val Udai, su terra battuta nera nel primo tratto.

Un sentiero divertente, tra continui salti, attraversamenti del torrente, (che fresca quell’acqua!) fino ad arrivare ai 1800m alla base delle cascate che scivolano giù dal Polenton. Qui si intravvede ai piedi della parete di roccia una baracca utilizzata in tempi trascorsi dai pastori. Si scende di cento metri ancora in mezzo al bosco, fino ad un nuovo attraversamento fino ad arrivare al punto in cui all’andata si era abbandonata la strada per seguire il sentiero Paola.

Circa 25 minuti e si arriva a Muncion,

Questo è un sentiero che spero vi piacerà e vi verrà il desiderio di provarlo!

Buona montagna!

Clicca sull’immagine per passare alla successiva

Related Images:

Informazioni su Tommaso

Coniuga inizialmente la passione per la montagna con il web, proponendo attraverso il suo sito www.passeggiando.it semplici relazioni delle escursioni che realizza. Man mano che passano gli anni migliora la propria tecnica fotografica, cercando i momenti migliori della giornata: è così che frequenta la montagna quasi sempre all’alba e al tramonto, cercando i momenti pieni di Pathos e li congela nella sua macchina fotografica. Negli ultimi tempi si concentra nella fotografia notturna, spostandosi tra i monti di notte alla luce della pila frontale, alla ricerca di nuove sensazioni, nuove magie da raccontare fotograficamente. Nel 2011, come conclusione di un percorso di ricerca, pubblica il suo primo libro fotografico: “Dall’alba al tramonto nel cuore delle Pale di San Martino”. Partecipa ad alcuni concorsi fotografici con apprezzabili risultati, tra cui in Ottobre 2012 il terzo posto nel Concorso Internazionale IMS di Bressanone e il primo posto ai seguenti concorsi: al Concorso Rotary e la Montagna di Trento nel 2013, nel 2017 al Concorso "Coppa delle Dolomiti" di Trento e nel concorso fotografico nazionale della Pro Loco di Vigo di Fassa “Ambiente di Montagna nel 2019. Nel dicembre 2013 pubblica due volumi dedicati alle Dolomiti della provincia di Belluno, frutto della collaborazione con Federico d'Ambros e dal titolo "Il volto nascosto delle Dolomiti", è coautore della guida" Scialpinismo-freeride ciaspole nelle Pale di San Martino", edita nel dicembre 2014; nel maggio 2015 esce con "Alla ricerca del giardino di Re Laurino", libro ambientato in Catinaccio e infine a dicembre 2015 scrive e pubblica una guida ai sentieri nelle Pale di San Martino.
Questa voce è stata pubblicata in Antermoia, Catinaccio, Libro Catinaccio, Sentiero Paola e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Sentiero Paola, la direttissima per il Rifugio Antermoia

  1. Pingback: Il trittico dei fantastici sentieri in Catinaccio | passeggiando.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *