Un bivacco notturno alla Roda di Vael

Alla Cima della Roda di Vael 2806m.

Ho già presentato qualche anno fa la salita alla Roda di Vael.
Un ricordo un po’ lontano, datato 2008. Ora l’idea è tornarci passando la notte in vetta, cercando così le luci del tramonto, della notte e dell’alba. Niente di meglio per chi ama salvare i propri ricordi nella fotografia.

Notte di Moena con le Pale di San Martino in lontananza

Notte a Moena con le Pale di San Martino in lontananza

Non ho sbagliato a scrivere, “cercando la luce della notte” è proprio quello che volevo. La macchina fotografica sa regalare istanti meravigliosi anche la notte, andando al di là di quello che la sola visione umana riesce a catturare.
La proposta è diversa dalle usuali, il racconto è presente in un video che rendo qui sotto disponibile e lascio solo alcune informazioni tecniche alla parte scritta.
La partenza è dal Passo di Costalunga, quota 1750m per il tranquillo sentiero 548 che conduce al Rifugio Roda di Vael 2280m. Poco più di 500m di dislivello che si percorrono in 1h 30′.
Dal Rifugio ho preferito salire alla cima per il più lungo ma agevole sentiero 551 del versante nord. Prima si percorre un tratto in falsopiano e poi si sale per un ripido sentiero ai piedi della Sforcella. Qui mi sono divertito a fare una digressione, sui prati verdi ai piedi della medesima cima. Un angolo di verde prezioso trascurato, ma che regala sensazioni di grande serenità e pace, poco lontano dal trafficatissimo sentiero.
Sceso al Passo del Vaiolon parto per la salita alla Roda. Il sentiero è attrezzato e chiamato per questo ferrata. Se considerata una ferrata, è una delle più facili che si possono trovare.
In 40-50 minuti si arriva in cima, 2800m, con un panorama di grande respiro da gustare.
E’ qui che mi sono preparato per il bivacco notturno, infilandomi dentro il mio sacco a pelo con le stelle come tetto e desideroso di gustarmi il panorama.
Tutto è andato bene,  un paio di ore prima dell’alba, il cielo si è coperto di nuvole. Ciò ha complicato le possibilità di avere un’alba di effetto, e invece con grande sorpresa è avvenuto l’inaspettato spettacolo. Le nuvole all’orizzonte hanno lasciato uno spiraglio proprio sopra l’orizzonte che ha permesso al sole di fare capolino per pochi minuti, e infiammare così le nuvole e le rocce del Giardino di Re Laurino. Pochi istanti intensi, di quelli che a fatica si dimenticano.
Poi il sole è scomparso sopra le nuvole, lasciando una giornata plumbea.
A questo punto potevo scendere con assoluta tranquillità, non c’era più nulla da fotografare, e chiudere l’escursione completando il giro della Roda scendendo lungo il versante ovest e transitando sotto al Rifugio Paolina.
Sono esperienze uniche, che non si dimenticano, e come dico spesso durante le mie serate, la fotografia riesce a farmi ricordare questi istanti. La memoria ricorda l’emozione del momento che rivive grazie all’immagine della fotografia !

Videoracconto dell’escursione

Buona montagna !

 

Roda di Vael Croce di vetta

Roda di Vael Croce di vetta

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