Cimon della Pala |
La cima dei Bureloni è, per me e le mie possibilità alpinistiche, una delle vette "facili" delle Pale. Sicuramente è una vetta che da' grandi soddisfazioni paesaggistiche, potendo da lassù dominare la Val Veneggia, la ValGrande, allungare lo sguardo fino alla Fradusta e passo Rolle.
Ho voluto tornarci, anche se ci ero già stato. Questa volta partendo dalla Baita Segantini, e attraverso il passo delle Farangole.
Parto come sempre presto, perchè non conoscendo la condizione del terreno se ci sarà neve sarà meglio passare quando ancora è solida dopo la notte. |
Là in cengia c'è la Banca delle Fede |
Si arriva così su una ampia terrazza, con a destra la cima di Val Grande e a sinistra la via per le Ziroccole e la cima dei Burreloni. Qui sì che c'è neve, e parecchia e abbastanza morbida da affondare. La salita ha buona pendenza, e faccio fatica anche con i ramponi. Preferisco tenere la parte sinistra della salita, più dura ma meno esposta in quanto a destra si può vedere con lo sguardo la gola che porta diritta in Val Veneggia.
Pervengo finalmente al pianoro dove a sinistra si va alle Ziroccole e a destra ai Bureloni. Si vede già da sotto che in cima non c'è neve. Lascio quindi qui i ramponi e salgo. Poco dopo le 10,00 sono in vetta. Finalmente !! |
In salita, sguardo indietro
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La stanchezza si fa sentire, ma il panorama è ottimo. Da qui si domina tutto fino alla zona centrale delle Pale, praticamente al Fradusta. La giornata non ha una visibilità eccezionale, ma non è per nulla male. Come sempre il problema è schiodarsi da queste cime, gironzolo avanti e indietro tra cima e anticima e poi alle 11 riparto.
Così al bivio con la cima delle Ziroccole incrocio un altro escursionista come me che in solitaria è salito dalla Val Veneggia. Due parole e si riparte. Subito l'unico pezzo della via che può richiedere qualche attenzione. Ho i ramponi, e nonostante questo sulla neve ormai marcia svcivolo e mi faccio 3 metri con il posteriore fermandomi sui sassi vicini in linea con i quali mi ero appositamente allineato. |
Altimetria e tempi della passeggiata
06,04 --> 2025
06,15 --> 1875
06,30 --> 1865
06,45 --> 2010
07,00 --> 2140
07,15 --> 2255
07,30 --> 2330
07,45 --> 2395
08,00 --> 2490
08,15 --> 2545
08,30 --> 2625
08,45 --> 2595
09,00 --> 2585
09,15 --> 2660
09,30 --> 2750
09,45 --> 2795
10,00 --> 2860
10,15 --> 2930
10,30 --> 2935
10,45 --> 2940
11,00 --> 2940
11,15 --> 2860
11,30 --> 2780
11,45 --> 2715
12,00 --> 2580
12,15 --> 2625
12,30 --> 2585
12,45 --> 2510
13,00 --> 2355
13,15 --> 2170
13,30 --> 1945
13,45 --> 1830
14,00 --> 1895
14,15 --> 2000
14,24 --> 2055
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Riprendo, ora si scende verso l'ex ghiacciaio dei Bureloni e anche qui, molto più serenamente scivolo e mi fermo con il freno della piccozza. Ora dovrò fare la discesa fino ai piedi del passo delle Farangole, in cui l'ultimo pezzo è in diagonale e poi la salita. Questa volta per migliorare la presa sul terreno friabile tengo i ramponi fino in cima al passo, e vi arrivo quindi in sicurezza.
Ora giù per il passo delle Farangole (senza ramponi) per la parte attrezzata del sentiero, ove non c'è neve.
Arrivato giù mi trovo di nuovo in mezzo alla neve, e ce n'è per un bel tratto. Su di nuovo i ramponi e ora giù con piena soddisfazione e in velocità arrivo al sentiero che porta al rifugio Mulaz. Ora, e per l'ultima volta, tolgo i ramponi e scendo senza altri problemi ........ ma con grande fatica sull'ultima salita di 200m che porta alla Baita Segantini.
Un'escursione tra le più faticose che abbia fatto, arrivo alla fine veramente esausto. Giornata no, giornata calda, fuori forma ........ fate un po' voi. Non mi sono mai stancato così negli ultimi anni :-(
Grazie per la visita e alla prossima .... alla Croda Granda !
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