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Tramonto al Pelf (2508 m) - 30 Ottobre 2009
Difficoltà : EE
Dislivello : 1300m
Attrezzatura : Scarponi, molto utile bastoncini
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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Eccoci fuori delle nubi !
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La montagna può trasmettere sensazioni fantastiche, penso che le migliori si abbiano sempre sulle vette, e in particolare in certi momenti, l'alba o il tramonto. La ricerca di questi momenti magici mi ha portato a pensare a questa escursione, già realizzata in due occasioni. Questa volta la meta del Pelf sarebbe stata l'occasione per assistere al tramonto, con un bel rientro alla luce della lampada frontale. Anche questa volta, compagna di avventura è la Lucia.
La mattina lavoriamo e utilizziamo solo mezza giornata di ferie per questa "gita fuori porta" .
Alle 12,15 ci troviamo e partiamo alla volta di Faè e poi della località Caiada. Ci sono lavori al parcheggio dove si arriva con l'auto, ma poco cambia. Dobbimo parcheggiare 400m prima. |
Un occhio indietro
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Alle 13,30 partiamo per questa nuova avventura. Altre informazioni su questo percorso sono presenti qui.
E' importante in queste escursioni notturne conoscere molto bene il percorso, per limitare al minimo possibili disagi e perdita del sentiero. Ecco quindi che questo giro in zona già conosciuta ha un senso.
Dati gli orari e i tempi di discesa non abbiamo fretta, ci possiamo anche fermare qua e là a guardarci intorno. |
Sguardo a nord
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Il tempo non è dei più convincenti, poco sopra a noi ci sono le nuvole ...... e sopra ....... ? Riusciremo a sbucare fuori delle nuvole prima della cima ? Questa è una di quelle variabili che fanno pensare, e senza parlare con Lucia in cuor mio ho la speranza di oltrepassare il cumulo bianco, altrimenti avremo fatto un giro senza soddisfazione. Altro punto interrogativo è se in vetta o poco prima troveremo neve. Abbiamo tutto, siamo attrezzati, però non sapere che terreno si troverà lascia con l'angoscia ....... |
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Fino alla forcella Caneva 1800m siamo fuori delle nuvole, poi ci entriamo ......... e siamo nella nebbia. Si va avanti sempre con il pensiero, quando ne usciremo, e ne usciremo ? Ma non proferiamo parola su questo argomento.
A quota 2100 cominciamo a intravvedere l'azzurro del cielo e qualche raggio di sole. Si sale e sempre più il panorama si libera. E' come nel migliore dei sogni ! Ora siamo sopra alle nuvole, e non ci seguono ......... |
Il Pelmo |
Qui mi diverto a scattare un po' di foto, e la Lucia va avanti. Sono quelle giornate in cui ci si sente al settimo cielo, sopra alle nuvole, sopra a tutto .........
Il sentiero da qui in poi è conosciuto, il paesaggio invece è già visto, ma sempre nuovo, perchè le nuvole lo rendono diverso e il tutto sembra un "mare di montagna" !!! |
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Di animali neanche l'ombra, è la perla che manca in questa bellissima giornata. Si sale ancora e si scatta !! Neve non ce n'è, neanche nell'ultima asperità prima di arrivare in cima, laddove temevo di trovare ghiaccio/neve. Invece troviamo un vento molto forte e freddo ...... arriviamo sulla spaziosa e libera vetta, e a grandi sorsate mi bevo quest'aria fresca e frizzante e mi ubriaco del panorama che ci attornia. |
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Siamo ancora caldi dalla salita, e non mi accorgo dell'aria fresca, fredda, che corre in vetta ..... per farla breve, mai sentito tanto freddo a mio ricordo. Indosso tutto quel che posso ma finchè rimarremo in vetta batterò i denti con non mai, come non mi era capitato neanche in inverno a -20° ........ Morale, in queste mezze stagioni è sempre meglio essere equipaggiati come in inverno :-(
Ciò comunque non mi impedisce di scattare foto, anche se faccio fatica a rimanere fermo e immobile nello scatto. Rimaniamo in vetta fino a quando il sole si abbassa sotto l'orizzonte e quindi partiamo. |
Croce di vetta |
Arriviamo fino a quota 2150 circa dove preferiamo indossare le frontali, per scendere con maggior sicurezza anche considerato che qui comincia il manto di nubi e quindi la visibilità precipita tutto ad un tratto. Con molta attenzione scendiamo, con il fascio di luce sempre rivolto al sentiero, perchè a più di 2 m non si vede nulla. E' importante quindi non perdere la traccia anche perchè è molto stretta, visto che questo del Pelf non è un sentiero battutissimo e la natura fa molto presto a rimpossessarsene.
Solo in un punto a quota 2000m abbiamo una esitazione, e ci pensa Lucia a ritrovare la traccia :-). Quando c'è qualche dubbio Lucia rimane nel punto ultimo sicuro e vado in esplorazione, finchè il dubbio non è risolto. |
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Il sentiero è comunque sicuro, per cui non vi sono problemi, solo comunque molta attenzione per non perdere tempo. Nei tempi canonici arriviamo alla forcella e dopo poco in discesa usciamo dalle nuvole. Subito sotto alla forcella Caneva il sentiero corre lungo un canalone. Ma lo conosciamo bene, e a memoria andiamo per le tracce che rendono la discesa facile. Finito il canalone ...... ci si sente arrivati. Mancano ancora 45 minuti ma sono assolutamente di trasferimento senza problemi di sorta, anche se solo alla luce delle frontali. |
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Che dire di questa escursione ? Un'altra bellissima soddisfazione !! Una grande soddisfazione assistere dalla vetta al tramonto, uno spettacolo quotidiano che si ripete ma sempre diverso, sempre affascinante, una grande sensazione sentirsi spettatori dal punto più alto, soli e privilegiati !!
Alla prossima !
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Panoramica dalla vetta del Pelf
verso est |
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