PASSEGGIANDO
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A Cima d'Asta - 7 Ottobre 2008
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La mappa della passeggiata non è disponibile |
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La valle dove si inerpica il sentiero |
Avevo sentito parlare di Cima d'Asta addirittura da mia moglie, a cui sembrava di esserci stata in cima ...... mi è perciò venuto il pensiero di farci una capatina.
Avrebbe dovuto essere una cima alla portata, anche in ottobre pur se in presenza di un po' di neve, perciò ho organizzato una delle solite uscite infrasettimanali con altri 5 compagni di avventura.
Il tragitto per la Cima d'Asta non è breve, anzi ....... piuttosto perchè soprattutto all'inizio si fa poco dislivello e molto spostamento. Così, per fare i 1400 m necessari di dislivello, ci si impiega parecchio. |
Vista dalla sommità dei lastroni
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La partenza è da Malga Sorgazza 1450m, ove è presente un ampio parcheggio. All'inizio si costeggia un invaso d'acqua, e poi si segue per 20 minuti circa la strada forestale fino alla cabina della teleferica che porta i rifornimenti al rifugio Brentari.
Qui si sale a destra per il sentiero e comincia un tratto nel bosco, del tutto agevole. Il sentiero è sempre ben evidente, si può andare a occhi chiusi. |
In cima ai lastroni
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A quota 1800m circa si comincia a uscire dal bosco e si è sul pendio della montagna. A questo punto si attraversa la vallata (vedere foto) e con progressiva salita si arriva su una piazzola a circa 2000m dove vi è un bivio.
Da qui o si prosegue per il sentiero o si prende la scorciatoia per i lastroni, una direttissima da fare se il tempo è asciutto. Noi abbiamo proseguito per il sentiero normale, e qui, visto che eravamo in penombra, abbiamo trovato la prima neve, più ghiaccio che neve. Qui il pendio un po' cresce, ma sempre senza alcuna difficoltà. |
Il lago di Cima d'Asta |
Usciamo sotto a una cima XXXXX e con il sole che sta finalmente riuscendo ad affondare i suoi raggi nella valle. A questo punto siamo in prossimità del punto di ricongiungimento con la scorciatoia dei lastroni, e infatti il terreno è costituito di roccia levigata liscia.
Ormai siamo in prossimità del rifugio. Ancora pochi minuti e arriviamo al cospetto della parete sud della cima d'Asta e di fronte al suo lago, che risulta ancora ghiacciato in alcuni suoi angoli. Un tutto davvero stupendo. Con Cristiano ci fermiamo e ci scattiamo qualche foto. Sembra di essere in un paradiso. Aggiriamo sulla destra il costone di roccia che ci separa dal rifugio Brentari, ed eccoci arrivati ! |
Il rifugio Brentari |
La giornata si è aperta, splende un sole caldo e l'aria è tersa. C'è la neve ....... è una meraviglia.
Piccola sosta e si riprende per la forcella e poi la cima. Circa 250 m ci separano dalla forcella. Qui il pendio aumenta, e c'è qualche difficoltà in più per la neve, ma tutto sotto controllo. Saliamo sempre senza ramponi.
Arriviamo alla forcella e qui la vista è paradisiaca. Tutte le dolomiti si proiettano di fronte a noi, dal Sasso Piatto alle Pale di San Martino. Appena il tempo di scattare le solite 30 foto a raffica e si riparte. |
Il lago dalla forcella
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Qui comincia la parte di sentiero più impegnativa, indicata sulle carte per escursionisti esperti. Si va in discesa per circa 50m, seguendo delle corde fisse. L'abbiamo fatto con la neve, un po' di attenzione e nulla più. Come sempre in questi casi non mi stancherò mai di scrivere che queste sono valutazioni personali. Ognuno deve valutare se un sentiero attrezzato sia o meno a propria misura, in funzione dell'allenamento e del proprio stato fisico del momento. Arrivati ai piedi delle corde proseguiamo in falsopiano per alcuni minuti e quindi comincia la salita alla cima. Il sentiero qui è semplice, non vi sono problemi neppure nelle condizioni di innevamento in cui lo abbiamo trovato. Sono 250 m di salita che possono essere difficilissimi dopo la strada già fatta, però ricordate che lo spettacolo dalla cima è maestoso. |
Altimetria e tempi della passeggiata
7,39 --> 1360m
7,45 --> 1385
8,00 --> 1505
8,15 --> 1605
8,30 --> 1740
8,45 --> 1880
9,00 --> 2035
9,15 --> 2085
9,30 --> 2195
9,45 --> 2300
10,00 --> 2385
10,15 --> 2375
10,30 --> 2465
10,45 --> 2555
11,00 --> 2560
11,15 --> 2530
11,30 --> 2600
11,45 --> 2675
12,00 --> 2755
12,15 --> 2760
12,30 --> 2720
12,45 --> 2760 vetta
13,00 --> 2760
13,15 --> 2770
13,30 --> 2675
13,45 --> 2590
14,00 --> 2595
14,15 --> 2545
14,30 --> 2435
14,45 --> 2405
15,00 --> 2240
15,15 --> 2090
15,30 --> 1885
15,45 --> 1695
16,00 --> 1590
16,15 --> 1440
16,30 --> 1370
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Il panorama dalla cima è di quelli da lasciare a bocca aperta, dal Gruppo del Brenta lo sguardo spazia sul Sasso Piatto, la Marmolada, le Pale e ovviamente la catena del Lagorai che sta proprio di fronte.
Che cosa c'è di meglio per festeggiare la riuscita di questa camminata? Un bel tè e un vin Brulè grazie alla ottima regia di Alessandro e Corrado ! Sempre grazie ragazzi per il peso che vi portate e che ci permette di festeggiare in modo egregio le nostre piccole mete!
Aspettiamo a scendere, non abbiamo fretta ...... e chi vuole perdersi un solo momento di questo spettacolo ? Facciamo il carico di aria buona e poco dopo l'una scendiamo.
Non vi è nulla da segnalare per il ritorno, fatto salvo il tratto di corde che ora dobbiamo fare a ritroso, e quindi in salita. Dopo 1400 m può essere un bello sforzo.
Alla fine saranno 1500 m di dislivello. Belli, facili, e da fare. Se siete in allenamento è un percorso che vi consiglio.
Il fornello per il tè
Alla prossima ...... incompiuta camminata verso il passo Fradusta :-((
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