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Silhouette cime al tramonto
Silhouette delle cime al tramonto
Il Latemar laggiù
Il Latemar a nord in lontananza
La terrazza ai piedi della Cima della Madonna
Il terrazzamento del rifugio
La forcella tra Sass Maor e Cima Stanga
Laggiù la Val Canali
Verso la catena meridionale delle Pale
La catena meridionale delle Pale
Alba sulla Stanga
Alba sulla Stanga
Rifugio Velo
Il rifugio Velo e la Cima della Madonna
Ultimi scatti
Ultimi istanti prima di scendere a valle

 

Al Rifugio Velo della Madonna - 3/4 Luglio 2010


Difficoltà : E
Dislivello : 950m

Attrezzatura : standard alta montagna

La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi

 

Malga Zivertaghe
Malga Zivertaghe

Ecco arrivato Luglio e con esso una classica, la gita a rifugio con i nostri ragazzi. Con Cristiano e Lucia organizziamo così questa uscita al rifugio Velo della Madonna (Tel. 0439.768731) con i nostri baldi e giovani ragazzi.

Questa quindi che vi sto presentando è una escursione abbastanza facile, in cui è comunque importante avere un po' di gamba per fare senza eccessiva difficoltà i 900m di dislivello che separano il parcheggio sopra a Malga Zivertaghe dal rifugio.

La nostra escursione comincia esattamente da malga Zivertaghe, ma solo perchè non sapevamo che con l'auto si può continuare ancora e salire di poco meno di 100m.

Cima della Stanga 2500m
Cima della Stanga

Partiamo verso le 14,00, in modo da arrivare al rifugio per le 17,00 per il sentiero 713. Dal parcheggio si va subito in mezzo al bosco, che d'estate è buona cosa per ripararsi dal sole. La pendenza è buona per far dislivello, ma per nulla eccessiva. Dopo poco usciamo dal bosco e entriamo in una strada sterrata, denominata sulle carte 22-724, ma per poco. La si percorre fino a ritrovare sulla sinistra l'indicazione per il rifugio Velo della Madonna e di nuovo il sentiero 713. Qui si procede ancora per 300 m in mezzo agli alberi nella zona dei Prati Ronz, in un bel sentiero privo di difficoltà. Si esce quindi al cospetto delle grandi pareti della zona ovest delle Pale, della Cima Val di Roda, del Sass Maor e della Cima della Madonna. Si procede e si attraversa un torrente ora in secca, e quindi si gira a destra verso la parte attrezzata del sentiero.
Rifugio Velo della Madonna
Il Rifugio Velo della Madonna

Girando invece a sinistra si va verso la ferrata della Vecchia, che abbiamo visto essere un tratto di parete con una corda non difficile. Dalla Ferrata della Vecchia poi il sentiero si divide per andare verso la ferrata del Porton o verso il sentiero attrezzato Gusella.

Andando a destra costeggiamo la vertiginosa parete della Cima della Madonna. Quando si comincia a salire troviamo un camminamento ben predisposto con corda a destra e sinistra, per assicurare al meglio anche gli escursionisti meno avvezzi, come i nostri ragazzi.

L'aurora
L'aurora

Ci teniamo su una corda o l'altra a seconda della comodità, ma si sale bene e in sicurezza. E' questa pietra lavica, in un tratto ove se bagnato si può scivolare. Finito questo tratto si gira a sinistra e si arriva nel tratto terminale. Dopo poco si trova anche un cartello che informa che mancano 10 minuti al rifugio, ma sono anche meno. Ultimi metri e siamo sullo spiazzo del rifugio Velo della Madonna, ben sistemato su un terrazzo proprio sotto alla Cima della Madonna.

Il rifugio è molto carino e accogliente, per un massimo di circa 60 persone, ben gestito dalla signora Anna. C'è ancora neve, l'abbiamo trovata poco prima di arrivare al rifugio e ora la vediamo verso la cima della Stanga.

Cima d'Asta a ovest
Cima d'Asta, vista a ovest

La serata non è delle migliori, nel salire abbiamo preso acqua per ben due volte, e ora il cielo è abbastanza nuvoloso. Verso le 18,00 comincia pure a piovere ..... ancora .....

Quando cessa di piovere vado in ispezione. Proverò domani mattina ad assistere all'alba dalla cima della Stanga. Di dislivello non c'è molto, circa 250 m. C'è neve, e prima di arrivare alla forcella della Stanga passo due nevai. Qui sulla Stanga ci si incammina in diagonale tra rocce ben solide, e poi si sale diretti per la cima, in questo momento il tratto in salita è tutto innevato.

Panoramica
Sguardo a ovest

Ottima cena e quindi buon riposo ........ in camerata, dove sono così fortunato da trovare il "solito tedesco" che dorme in modo alquanto rumoroso. Gli altri 8 della compagnia sono invece in camera da 8.
Verso le 3,00 mi sveglio, mi preparo e parto nel buio verso la cima della Stanga. Mi fermo per tentare qualche foto alle stelle e poi riparto. La distanza è poca, nei tratti innevati procedo con attenzione e senza fretta. Sono assolutamente in anticipo sull'appuntamento con l'alba.

Sullo sfondo il Sass Maor
Autoscatto con Sass Maor alle spalle

Arrivo in cima e mi posiziono sulla cresta verso la val Canali. Aurora ... e quindi il sole sorge da sopra la Croda Granda. Come sempre è un bello spettacolo. La visibilità è discreta anche da lontano, e si vedono nitidamente la Cima d'Asta, il Latemar e il Gruppo del Catinaccio. Molto bella infine la sfumatura di colore rosso dell'enrosadira che si crea sul Cimerlo. Verso le 6,30 comincio a scendere, ormai la luce migliore che crea l'atmosfera dell'alba se ne è andata man mano che il sole si è alzato.

Al rifugio intanto tutti si stanno svegliando, con molta calma. Qualcuno della nostra compagnia sta ancora dormendo quando arrivo. Bene :-)

A questo punto colazione, si paga il rifugio e ci incamminiamo tutti alla vetta della Stanga. Con molta attenzione portiamo i ragazzi in vetta, con il sole alto che ci fa da cornice.

Il ritorno si svolge in modo tranquillo anche se i nostri fanciulli sentivano un po' la fatica.

Una bella e felice uscita che consiglio. Alla prossima !



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