PASSEGGIANDO
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Cliccando sopra alle fotografie esse si ingrandiranno



Lì in alto il rifugio Vittorio Veneto. A destra una foto similare presa tre giorni dopo. Notare la neve ...


Lì, poco più in alto, il Rifugio. Non ci siamo arrivati a causa delle condizionim meteo


 

 

In Val Aurina: da Trippach Hofe (1250 m) verso il Rifugio Vittorio Veneto (2922 m) e il Sasso Nero - 11 agosto



La giornata uggiosa e la valle da dove siamo partiti

Dopo alcuni giorni di soggiorno in Val Aurina ho pensato di rivolgere le mie attenzioni al Sasso Nero, cima sovrastante la zona in cui risiedevo in occasione di queste piovosissime vacanze estive.

Diego ha accettao l'invito a partecipare a questa "passegiata" e quindi il giorno 11 agosto, alle 7,30 circa, siamo partiti da Trippach Hofe.

La giornata è meteorologicamente incerta, ma all'inizio non piove.

Subito si innesca un contrattempo. Nel bel mezzo del sentiero troviamo una allegra combricola di mucche al pascolo. Riusciamo a passare salutando rispettosamente eccetto con due, che ci obbligano ad una digressione in mezzo alle ortiche.

Facendo finta di nulla si continua. Passiamo dopo poco il Rio Torbo su un ponte di legno e ci incamminiamo verso Unterhutten, il primo rifugio a 1648m, che passiamo verso le 8,15. Il gestore ancora non c'è. Arriva poco dopo. Anche in questo rifugio è presente la bandiera del Tirolo. Dopo poco abbandoniamo il sentiero per entrare in una strada di montagna, mal segnata nella carta Tabacco. Qui cominciano gli errori della carta Tabacco, che dava per sentiero quella che in realtà è una autostrada di montagna. Non sarà il primo e unico errore della mitica carta dei sentieri di montagna.

Sempre più vicino a noi

Passiamo a questo punto la malga Oberhutten e procediamo spediti verso il rifugio Kegelgass Hutte, situato a 2109 m. Lo raggiungiamo abbastanza velocemente e senza difficoltà. Il tempo rimane nuvoloso, ma per ora non piove. Il rifugio è carino e ben tenuto. Prendiamo un tè e quindi, dopo aver ricevuto qualche informazione sul sentiero, procediamo verso il Vittorio Veneto.
Dopo 300 m di dislivello circa arriviamo ad un punto in cui ci si presenta una sorpresa piacevolissima. Incontriamo un ermellino !!


Alla forcella Grobe Tor

L'incontro è davvero emozionante. Dapprima scorgiamo l'animaletto da lontano, salta da un sasso all'altro e si avvicina. Facciamo a tempo ad estrarre dagli zaini la macchina fotografica che l'ermellino non ha ancora terminato la sua operazione di avvicinamento. Si avvicinerà fino a 2-3 m .

Procediamo verso la forcella. Purtroppo le indicazioni lì sono scadenti, o la carta Tobacco non è aggiornata, quindi prendiamo a sinistra per la forcella. Il sentiero a destra dettagliato nella carta Tabacco che porta al Vittorio Veneto è da evitare per la presenza a stagione inoltrata di crepacci trasversali che impediscono l'avanzare.


Abbiamo appena deciso di rientrare, e nevica

Passiamo la forcella ed entriamo in una zona sempre più colma di neve, che anzi, comincia a cadere.

Procediamo a rilento nella neve immacolata che cade sotto forma di piccole gocce di ghiaccio. Avanziamo fino all'inizio delle corde sul ghiacciaio. Qui purtroppo nevica molto, il fondo era scivolosissimo, il freddo impediva di tenere con forza la corda. Con Diego decidiamo di rientrare nonostante il rifugio Vittorio Veneto sia lì di fronte a noi. Con noi anche due coniugi tedeschi decidono per il rientro.


La Val Aurina, in uno dei rari momenti in cui si vede qualche raggio di sole

La neve è molta, evitiamo alcuni sassi scivolosi e attraversiamo una zona con neve alta anche 1 m. Affondando la gamba nella neve mi produco anche un piccolo taglio all'altezza del ginocchio.

Peccato. Ma le condizioni del tempo, a quel punto, erano davvero pessime e il fondo del terreno troppo scivoloso.

Scendiamo velocemente e ci ripariamo in prossimità di alcuni laghetti posti a 2600 m. Pranziamo e quindi, sotto la pioggia, scendiamo.

Passiamo per la Daimer Hutte senza fermarci, così come per la Schollberg Alm.

Dobbiamo prendere il sentiero 23A per rientrare sulla Trippach Hofe. Purtroppo, sorpresa, la cartina Tabacco è sbagliata nel sentiero 23A. Inizia due tornanti a valle dopo rispetto a quanto indicato. Ciò ci fa sbagliare sentiero e perdiamo una buona mezz'ora.

Una passeggiata un po' travagliata, complessivamente abbiamo percorso 1700 m di dislivello. L'incontro con l'ermellino ha però dato significato e grande soddisfazione. Ne è valsa la pena !

 

Alla prossima !



Per informazioni su queste fotografie ed escursioni è possibile scrivermi : tom@passeggiando.it